DICHIARAZIONE DEI REDDITI: QUALI SPESE PER LA CASA SONO DETRAIBILI. Mentre il momento per presentare la dichiarazione dei redditi si avvicina, ci si chiede se non ci sia un modo per modificare il 730 precompilato e risparmiare sulle tasse.
La risposta è
sì, ma bisogna sapere come muoversi. Uno dei primi trucchi, ad esempio, può
essere quello di dividere la detrazione con il proprio coniuge. E anche se si
vive in affitto ci sono speranze per ottenere qualche sgravio in più.
Per chi ha
comprato casa
Al momento
dell’acquisto si riceverà una fattura da parte dell’agenzia e proprio su
quella si può ricevere uno sconto del 19% fino a un massimo di mille
euro di spesa. Per la casa di proprietà, inoltre, si può ottenere un’agevolazione
sul mutuo anche per 4 mila euro di interessi versati nel corso dell’anno.
Se poi si possiede la casa ma si ha un finanziamento aperto e il coniuge a
carico, è possibile detrarre entrambe le voci. Il requisito fondamentale è però
quello di vivere in quell'abitazione, nella quale bisogna essersi trasferiti
entro 12 mesi dalla firma del contratto di vendita.
Per chi vive in
affitto
Anche quando si ha un
contratto di locazione si può accedere alle agevolazioni. È infatti
prevista per chi ha un reddito fino a 31 mila euro e ha cambiato residenza
per motivi di lavoro, e per chi ha meno di 30 anni e il reddito
non supera i 15 mila euro.
I bonus
Sia l’ecobonus che il
bonus verde sono agevolazioni previste per il 730. Il primo può ad esempio
essere suddiviso con il coniuge o il coinquilino, ma è necessario inviare
all’Enea i dati sui lavori di ristrutturazione almeno 90 giorni prima che
questi finiscano. Mentre per il secondo è prevista un’aliquota al 36% per una
spesa di massimo 5 mila euro che abbia coperto i costi di manutenzione
straordinaria.
Le
ristrutturazioni
In caso di
lavori di ristrutturazione che prevedano un’agevolazione, capita che chi ha
pagato si renda conto di non poter ottenere l’intera detrazione. Come per
l’ecobonus, anche in questo caso è possibile dividere lo sconto in
modo da non rischiare che una parte vada persa. L’importante è che la persona
designata vivesse nella stessa abitazione al momento in cui sono stati svolti i
lavori.
Fonte: Immobiliare.it
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