La fotografia dei mutui nel 2020: l'emergenza non ha spento la voglia di casa

 Gtres

Il lockdown e l'emergenza covid non hanno spento la voglia di casa degli italiano. Secondo il consueto Osservatorio di MutuiOnline, infatti, continua a crescere, anche nel 2020, la richiesta di finanziamenti per l'acquisto sia della prima che della seconda casa.

Anche se si è distanti dal picco registrato nel primo quarto del 2019 (55,3%), la quota delle domande di mutuo rilevata nel mese di luglio (base trimestrale) è alquanto significativa sia perché allunga a cinque trimestri consecutivi la serie positiva e sia perché si colloca sopra la media registrata fin qui nel 2020 (31,6%). Buono spunto anche per le domande di finanziamento per mutuo della seconda casa, in crescita per il terzo trimestre di fila (al 4,5% dal 3,8% del secondo trim).

A farla da padrona è ancora la surroga

La parte più corposa delle richieste di finanziamento ha riguardato ancora una volta la componente sostituzione e surroga, che ha coperto nel mese di luglio (su base trimestrale) una quota pari al 60,5% del totale delle richieste, in lieve contrazione rispetto al 61,6% del secondo trimestre. Le surroghe, per quanto riguarda le effettive erogazioni degli istituti, oggi viaggiano (come media annuale) sui massimi degli ultimi sei anni: 62,9%, inevitabilmente trainate dai tassi fissi ai minimi.

Plebiscito per il tasso fisso

La quasi totalità dei mutuatari scelgono il tasso fisso (94,4% del totale delle richieste a luglio). Nonostante la BCE abbia di nuovo assicurato che manterrà invariata la propria politica monetaria a lungo, il variabile viene trascurato. Alla base di tale scelta ci sono due elementi fondamentali. Il primo è la scarsa convenienza data dal livello praticamente uguale dei  tassi fissi e variabili (con la media di luglio rispettivamente a 0,80% e 0,72% per mutui a 20 e 30 anni). Il secondo fattore è costituito dal fatto che, girando entrambi ai loro minimi storici, in futuro i due tassi non potranno fare altro che salire (con una prevedibile maggiore penalizzazione per il variabile). Chi è oggi impegnato ad acquistare un’abitazione è quindi portato, considerando anche il quadro economico incerto, a preferire una rata certa e costante con cui ammortizzare il mutuo piuttosto che accettare il rischio di avere aumenti ‘a sorpresa’ in un imprecisato futuro.

L'importo medio richiesto resta stabile

La vivacità delle richieste di mutui si è tradotta anche in un mantenimento dell’importo medio sia per le richieste che per gli erogati. In particolare, l’importo medio erogato si conferma stabilmente sopra i 140.000 euro, addirittura superiore al valore medio richiesto, che sale di poco oltre i 137.000 euro. Questa apparente anomalia è legata alle numerose richieste per surroga che non vengono poi approvate dalle banche a causa dell’importo troppo contenuto, che contribuisce quindi ad abbassare la media sull’importo richiesto ma non influisce ovviamente sugli erogati.

Fonte: Idealista.it

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