Fimaa: la fotografia del settore residenziale oggi e le previsioni future
Il mercato immobiliare è ancora robusto e in salute
nel primo quadrimestre del 2022, anche se con percentuali di crescita più limitata. A dirlo è la fotografia del sentiment del mercato immobiliare residenziale
realizzato dall'Ufficio Studi di Fimaa, che
contiene anche le previsioni sul prossimo quadrimestre e l'analisi dei punti di forza del mercato e di quelli
di debolezza.
Dopo il boom del 2021, il numero di compravendite di
abitazioni cresce ancora nel primo quadrimestre 2022, ma con minore intensità:
a giudizio del 54,2% degli operatori immobiliari Fimaa - Federazione italiana mediatori agenti d’affari,
aderente a Confcommercio-Imprese per
l’Italia - è stabile sui livelli
dell’ultimo quadrimestre del 2021.
Ciò avviene per due motivi: la domanda per
acquisto che è percepita ancora dinamica – come nel 2021 - dal 56,3% di
agenti immobiliari, e la quantità di offerta in
vendita che viene percepita in riduzione dal 51,2%. La
risultante di questo “disequilibrio”, a giudizio della maggioranza del campione
(58,4%) è una variazione percentuale tendenziale dei
prezzi del tutto analoga a quella avuta alla fine del quadrimestre precedente,
pari al +4%.
Le risposte sull’indagine, fornite dai rilevatori
dei Territori Fimaa (attraverso un questionario online, con
metodologia Cawi) hanno riguardato le città e le province di: Agrigento; Alessandria; Ancona; Aosta; Arezzo;
Ascoli Piceno; Asti; Belluno; Bergamo; Bologna; Bolzano; Brescia; Brindisi;
Cagliari; Campobasso; Catania; Chieti; Como; Cosenza; Cremona; Crotone; Cuneo;
Enna; Ferrara; Firenze; Foggia; Genova; Gorizia; Grosseto; Imperia; La Spezia;
Latina; Lecce; Lecco; Livorno; Lucca; Mantova; Milano; Modena; Napoli; Novara;
Nuoro; Oristano; Padova; Parma; Pavia; Pesaro e Urbino; Pescara; Piacenza;
Pisa; Pistoia; Pordenone; Prato; Ragusa; Ravenna; Reggio Calabria; Rieti;
Rimini; Roma; Savona; Siena; Siracusa; Sondrio; Taranto; Teramo; Trapani;
Trento; Treviso; Trieste; Udine; Varese; Venezia; Verbano-Cusio-Ossola;
Vercelli; Verona; Viterbo permettendo
di tracciare un quadro congiunturale e significativo dell’attuale momento di
mercato e dei prossimi 4 mesi. Che, secondo il sentiment raccolto, proseguirà ancora
sugli stessi livelli del quadrimestre appena concluso, sia per il numero di
scambi (62,2% dei giudizi), sia per i prezzi medi di vendita
(quota del 68,4%).
Il mercato, secondo più di un quarto del campione, è
ancora trainato dalle agevolazioni (estese fino a tutto il 2022) per i giovani con meno di 36 anni (esenzione imposte e mutuo fino al 100%),
seguite dagli acquisti
per investimento (23,4%). Al
terzo posto con il 20,3% dei giudizi sono indicati i tassi di interesse sui mutui, ritenuti ancora competitivi (questi tre item hanno
ottenuto il 69,3% di risposte).
Tra le motivazioni più marginali, in base ai giudizi espressi, si annoverano (in ordine decrescente):
- Gli investimenti in immobili da parte degli stranieri (6,6%);
- I processi di sostituzione della prima casa; i prezzi ritenuti ancora competitivi; l’interesse per i centri storici (nel complesso 4,5% di risposte);
- La richiesta di seconde case al di fuori dei grandi centri, da vivere in tutte le occasioni (lavoro, studio, vacanza; 2,5% di risposte).
Tra i punti di debolezza del mercato si segnalano, in ordine decrescente:
- Le preoccupazioni per le attese di rialzo dei tassi di interesse sui mutui, con il 19,6% di preferenze e per la guerra in corso tra Russia e Ucraina (scelta dal 18,2% del panel);
- Al terzo posto nella graduatoria decrescente col 17,8% delle scelte le opinioni riguardanti le caratteristiche dell’offerta ritenuta non più abbondante come in passato e che fatica, talvolta, a soddisfare la domanda;
- Al quarto posto si ritrova la preoccupazione per l’aumento della tassazione immobiliare con l’annunciata riforma degli estimi (14,1%): questi primi quattro punti di debolezza hanno ottenuto il 69,7% di giudizi;
- A seguire il rincaro dei prezzi delle materie prime che genera rialzi nei prezzi delle abitazioni nuove (11,5%);
- La fiducia delle famiglie minata dall’andamento a chiaroscuri dell’economia (11%);
Con il 7,7% di giudizi la misura del 110% che non ha dato gli effetti auspicati
Il mercato
delle locazioni
Nel corso del 2021, il numero di abitazioni locate in Italia è stato
oltre 1 milione e 365mila, quasi il
6% in più rispetto all’anno precedente: in base alla distribuzione di risposte
ottenute dagli operatori immobiliari, nei primi 4 mesi del 2022 la domanda di appartamenti in locazione
non dà segnali di calo con un’offerta di prodotto in locazione sempre ridotto, che non dà segnali di crescita. Così, anche nel
primo quadrimestre 2022 e, in previsione sul secondo quadrimestre dell’anno, la
maggior parte del campione di interpellati riferisce di un numero di contratti
di locazione e canoni sugli stessi livelli dello scorso anno.
Le case
vacanza
Le aspettative previste per il secondo quadrimestre 2022 sul numero di compravendite delle case-vacanza sono ancora migliori rispetto a quelle rese per il mercato nel complesso. La maggior quota di agenti immobiliari interpellati si attende infatti:
- Numero di compravendite ancora in crescita (48,2% del campione);
- Prezzi sui livelli del 2021 (a giudizio del 61,7% degli intervistati);
- Canoni di locazione come quelli rilevati nel 2021 (a giudizio del 48,6% del panel, con una quota del 46,3% che ipotizza ancora aumenti.
Andrea Oliva, coordinatore Ufficio Studi Fimaa: “ In
questi primi quattro mesi del 2022 la congiuntura del mercato della
compravendita abitativa individua una domanda stabile che continua ad esprimere
la sua forza, una offerta che comincia a manifestare i primi segnali di minor
abbondanza, numero di scambi sui livelli del 2021, e prezzi che crescono delle
stesse percentuali registrate nel 2021, ad eccezione dei valori del prodotto
nuovo per cui si rileva una maggiore intensità, per via dei probabili rincari
dei prezzi delle materie prime”.
Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa: “L’elevata
propensione al risparmio delle famiglie italiane rappresenta uno dei punti di
forza per lo sviluppo dell’economia nei prossimi mesi. I giudizi positivi
espressi dai consumatori, interpellati ad aprile scorso dall’Istat, sulle
intenzioni di acquistare una abitazione nei prossimi mesi non sono mai stati
così elevati dal 2014. Il mercato è trainato, prevalentemente, dagli acquisti
dei giovani che possono accedere ai finanziamenti agevolati, ma poco meno di un
quarto di acquisti di abitazioni è per investimento. Considerati gli aumenti
che hanno raggiunto i canoni di locazione, rapportati ai prezzi di vendita
degli immobili mai così convenienti, nell’attuale fase di mercato
l’investimento immobiliare permette di raggiungere interessanti redditività, competitive
se confrontate con quelle dei titoli di Stato. E in più si può sperare in una
rivalutazione in conto capitale dato che, storicamente, i prezzi abitativi nei
periodi di inflazione in ascesa, hanno sempre permesso di mantenere immutato il
potere di acquisto”.
Fonte: idealista.it
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